venerdì 5 aprile 2013

FINO A CHE PUNTO SOPPORTEREMO TUTTO QUESTO?

Sono trascorsi più di quaranta giorni dalle elezioni politiche 2013 ed il caos politico ed istituzionale è totale. Dopo la chiamata dei tecnici per gestire una situazione per cui i nostri sta pagati politici avevano alzato bandiera bianca, Napolitano, a causa dell'ennesima alzata di bandiere bianche a destra e sinistra passando per il centro, in questo caso per l'incapacità di trovare uno straccio di accordo per formare un governo, si inventa la via dei saggi. Così qualche giorno fa, a sorpresa, veniamo a conoscenza che il nostro futuro viene assegnato a dieci uomini (nessuna donna saggia è stata individuata dal prossimo futuro pensionato più famoso d'Italia) di cui ad oggi non è ancora chiaro con che tempistiche e su che canali debbano o possano intervenire.
 
Contemporaneamente, il buon Napolitano, decide di prolungare il mandato del governo Monti sfiduciato di fatto dal parlamento, dimissionario, contestatissimo da tutti, invischiato nell'affaraccio Marò e bocciato nettamente alle ultime elezioni dagli italiani. Il tutto mentre, a ben vedere, nulla è cambiato: la nostra classe politica è sempre più interessata agli affari personali piuttosto che allo stato drammatico in cui sopravvive il nostro paese, le nostre aziende, i nostri giovani.
 
Il vincitore (molto) relativo dell'ultima tornata elettorale, Bersani, non riesce a sopportare, nonostante gli schiaffi presi a destra e sinistra e nonostante una indiscutibile disfatta alle politiche, di non potere finalmente raggiungere il suo obiettivo di carriera: diventare il presidente del consiglio. La cosa ancor più drammatica è che tutta la ciurma PD continua a sostenere che dovrebbe essere proprio lui l'eletto a governarci. E' davvero incredibile come la coalizione di centro sinistra sappia e possa essere protezionista nei confronti di un leader non leader che non piace a nessuno e che, aldilà dei rigidi protocolli di partito, farebbero fuori anche parecchi dei suoi. Così, secondo indiscrezioni di corridoio, il "nostro" Pierluigi, invece di rassegnare le dimissioni, ha iniziato ad inciuciare con Monti per eleggere, dopo la terza tornata, il prossimo presidente della repubblica. Questo gli permetterebbe, nominando un uomo vicino alla sinistra, di poter, a breve, ricevere un nuovo mandato esplorativo non nel tentativo di evitare nuove elezioni ma soltanto per tentare strenuamente di restare attaccato a questa o quella poltrona elemosinando briciole di consensi qui e lì.
 
Il rivoluzionario Beppe Grillo non ne vuole sapere. Sa benissimo che un accordo con la vecchia politica ed i vecchi politicanti farebbe crollare i consensi ad una prossima tornata elettorale. Per chi ha basato la sua proposta sul tutti a casa, salvare o prolungare la sopravvivenza di questo o quello sarebbe difficilmente spiegabile anche se (la riunione di oggi ne è conferma) pare che si stiano aprendo delle crepe in un movimento partito, all'apparenza, compatto. Le proposte dell'ex comico genovese hanno raccolto enorme riscontro nell'elettorato regalando al M5S la palma di primo partito sia alla camera che al senato. Il problema è che, il numero di seggi raccolti, non sono sufficienti per realizzarli e se a priori si rifiuta un dialogo con le altre forze per verificare la possibilità di un qualsivoglia accordo per iniziare a costruire anche solo qualcuno dei buoni propositi sbandierati il rischio è che ci possa anche essere un effetto delusione. Bebbe Grillo punta a tornare alle urne ed ottenere la maggioranza assoluta ma chi pagherà queste settimane di assoluto immobilismo?
 
Fronte PDL si vive con i sondaggi alla mano. E' incredibile a dirsi, ma, ogni giorno che passa il Cavaliere guadagna punti sulle prossime elezioni. Con il rifiuto del PD di un qualsiasi governissimo con Berlusconi & co. di fatto la coalizione di centro destra viene messa ai margini e, come spesso fa chi si sente attaccato, parte alla carica dimostrandosi disponibile ad un governo bersani a patto che al colle vada un uomo dei loro. In poche parole, come sottolineato da Santoro nella puntata di ieri di servizio pubblico, concederebbero la presidenza del consiglio a Bersani consapevoli che il governo non durerà più di qualche mese a patto che il prossimo presidente della repubblica sia dei loro. Ovviamente i fedelissimi del cavaliere sostengono che sia una scelta responsabile per il bene dell'Italia, l'impressione è che un inquilino al colle "amico" del centro destra possa optare per una grazia a Berlusconi che spazzerebbe di colpo tutti gli impegni in piedi nei vari tribunali.
 
In tutto questo vergognoso gioco di interessi personali o di partito, nelle ultime 48 ore, c'è toccato pure assistere al sit in di Ruby davanti al tribunale di Milano che pare diventato il luogo più frequentato della tanto famosa movida del capoluogo lombardo. Non aggiungo nulla in merito alla fantomatica nipote di Mubarak. Se volete farvi un'idea non dovete fare altro che aprire google e digitare "foto ruby" e dare l'invio. Le foto che troverete pubblicate sono molto più soddisfacenti di qualsiasi mio possibile commento. Ma è giusto segnalare anche il caso di uno dei saggi nominati da Napolitano che, vittima di uno scherzo telefonico della trasmissione la zanzara, si è messo a sparlare di tutto e tutti, compreso il suo stesso incarico di saggio e del lavoro dei colleghi stessi. Signori parliamo di uno dei saggi! Amici miei, pur essendo un'incurabile ottimista, inizio ad essere seriamente preoccupato per una situazione che supera l'immaginazione del più fervido scrittore. E mi chiedo fino a che punto saremo disponibili a sopportare tutto questo continuando a stare chiusi a casa nostra commentando con rammarico un ventennio da cui nessuno dei nostri governanti vuole veramente portarci fuori? @MangiolaAntonio
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