lunedì 10 marzo 2014

LA PARITA' DI GENERE NON SERVE ALLE DONNE.

Per noi quarantenni (soprattutto del sud) è facile scavare nei ricordi per riportare a galla immagini delle donne degli anni '70 e '80. Il sesso debole (appunto!) era in gran parte indirizzato alla cura della famiglia ed i figli. Nessuna delle due nonne mie, nè tantomeno quelle di miei amici e conoscenti, lavorava se non in negozietti o aziendine di famiglia. Delle stesse mamme più o meno la metà era casalinga e l'altra metà era occupata in lavori che non impegnassero tutto il giorno (molte nell'insegnamento). Questo stato era dato anche e soprattutto da uno schema mentale che veniva costruito fin dalla nascita dove l'uomo veniva destinato al lavoro e la donna alla cura della casa. Questo schema ha prodotto anche una mancanza di scolarizzazione femminile ritenuta "inutile" oltre la soglia dell'obbligatorietà, tanto, non ci vuole una laureata per portare avanti una casa.
 
Di conseguenza, negli ultimi decenni, nei settori lavorativi, la percentuale di maschi è sempre stata nettamente superiore alle donne. Se le cose, gradualmente, sono e stanno cambiando è dovuto principalmente alla modifica dello schema arcaico uomo/donna, la maggiore necessità di soldi in famiglia, l'emancipazione femminile che ha reso più libere (anche e soprattutto economicamente parlando) e con superiori responsabilità fuori casa. Oggi molte donne occupano ruoli importanti e strategici, perchè nel frattempo sempre di più sono andate a scuola, si sono laureate, hanno viaggiato ed hanno meritato sul campo la nuova posizione nella società ed all'interno della famiglia. E' chiaro che una donna ha, per indole, delle difficoltà in più rispetto agli uomini. Una donna deve, tropo spesso, decidere tra carriera e famiglia. Chi, eroicamente, decide di avere entrambi di fatto fa un doppio lavoro benchè, progressivamente, i lavori di casa ormai li fa chi ha più tempo nella coppia.
 
Auspico che, nel più breve tempo possibile, alle donne vengano dati gli strumenti per essere maggiormente competitive nel mondo del lavoro ma, questo aiuto, non sarà sicuramente efficace se verrà tradotto in un'imposizione numerica sull'altare della parità di genere. Se vogliamo davvero aiutare le donne diamo loro la possibilità di lavorare con pari dignità rispetto all'altro sesso con supporti strutturali (asili nido) e con tutto il rispetto che hanno abbondantemente dimostrato di meritare vista l'applicazione, la passione, il senso di responsabilità con cui svolgono, da sempre, gli incarichi che gli vengono affidati.
@MangiolaAntonio
 


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