giovedì 12 giugno 2014

CHE FORTUNA... CI SONO I MONDIALI!

Mentre il premier è in Asia, mentre i lavori di Expo rischiano di non vedere la fine in tempi utili, mentre il numero due della Guardia di Finanza è (anche lui, anche il "controllore") nei guai con la giustizia, mentre a Venezia c'è un terremoto in atto per le tangenti del Mose, mentre il governo italiano è (di nuovo!) impantanato negli ignobili giochini di correnti, correntine, fazioni, minoranze e sclerate da primo caldo, mentre Forza Italia non riesce a chiudere l'epopea Berlusconi, mentre il Movimento grillino (attraverso il suo leader) continua la sua personale "caccia" al nemico rendendosi indisponibile a qualsiasi discussione costruttiva, mentre la disoccupazione italiana raggiunge livelli mai registrati, mentre si fa fatica ad arrivare a fine mese, mentre le fabbriche chiudono per trasferirsi in "paradisi" con nessuna tutela per i lavoratori, mentre parte dei sindacati appoggiano lo sciopero della Rai non comprendendo che la TV pubblica non può avere costi nettamente superiori ai competitor europei (vedi BBC), buste paga per paracadutati e trombati dalla politica, mentre Alitalia viene venduta a facoltosi arabi dopo l'ennesimo salvataggio pagato da tutti noi, dopo che i responsabili dell'ennesima cattiva gestione ne escono tra gli applausi pronti a far danni da qualche altra parte, mentre le banche, indisturbate, continuano ad applicare tassi usurai, mentre cerchiamo una luce da seguire nel disorientamento della vita di tutti i giorni, oggi, iniziano i Mondiali di calcio in Brasile, un'aspirina per il popolo una boccata d'ossigeno per i politici che, per un mese, non avranno i riflettori puntati addosso perchè, da oggi, ci si occuperà di un pallone che rotola, penseremo solo ai quei ragazzotti tatuatissimi e privileggiati impegnati per l'onor di patria come soldati impegnati nella difesa del confine, impegnati in dribbling, tackle, cross, penetrazioni, ripartenze.
 
Ed allora, da oggi, ci chiederemo se è meglio far giocare Balotelli o Immobile e non se è meglio detassare il lavoro o i lavoratori. Da oggi ci occuperemo delle temperature proibitive del Brasile più che di una generazione in ginocchio per colpe altrui. Da oggi ci interesseremo della condizione del manto erboso dell'Arena Amazonia di Manaus più che della spazzatura che decora le strade delle nostre città. Da oggi saremo tutti novelli CT pronti a contestare le scelte di Prandelli più che monitorare cosa combina in governo. Da oggi sarà più importante un gol degli azzurri che un lavoro che non esiste. Da oggi mettiamo da parte tutti i problemi per un mese, inizia il Mondiale di tutto il resto, delle banalità extra soccer, torneremo ad occuparcene dal 14 Luglio in poi quando i nostri "eroi" saranno in vacanza in lussuosi ed esclusivissimi resort da qualche parte del mondo a riposare le stanche membra dopo aver lottato per tutti noi, anche per me, che non riesco ad entusiasmarmi per questo avvenimento planetario che cozza rumorosamente con il mio umore ed il mio stato d'animo.
 
@MangiolaAntonio
 
 


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